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Opportunità di marketing nel mondo dello sport

Opportunità di marketing nel mondo dello sport

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Le Olimpiadi di Rio rappresentano uno spunto incredibile per comprendere le modalità di ricerca utilizzate dagli utenti e di conseguenza individuare alcuni trend che potranno essere impiegati per migliorare la strategia SEO e in generale la visibilità sui motori di ricerca, in occasione di altri grandi eventi sportivi e in generale nella stagione invernale che sta per cominciare.

Secondo i dati diffusi da Google Insights a settembre 2016 il numero di ricerche mobile per il termine “Olimpiadi” durante i Giochi di Rio è cresciuto di quasi 3 volte rispetto alle Olimpiadi di Londra del 2012.

Gli eventi sportivi, anche se vengono seguiti dal divano di casa, fanno scattare nelle persone la voglia di muoversi, di mettersi in gioco e quindi di fare attività legate agli sport che stanno guardando in TV. Lo dimostrano i trend di ricerca rilevabili attraverso Google Trends.

In Italia

Negli Stati Uniti

Grazie all’ispirazione dei Giochi Olimpici le ricerche degli utenti hanno assunto delle chiare connotazioni, dandoci modi di analizzarne le intenzioni di acquisto: ricerche su attrezzature, corsi e strutture. Il tutto sempre in maniera geolocalizzata, segno che l’obiettivo era finalizzare l’acquisto in una struttura presente nei pressi di casa o del luogo di lavoro. Ulteriore conferma del fatto che per un’attività fortemente legata al territorio (come una palestra o un negozio) non è possibile pensare di avere successo online senza gestire le proprie attività focalizzandosi su tutto ciò che è local: dalla SEO al social media marketing, il target dovrà sempre essere caratterizzato da indicazioni geografiche.

Altri dati registrati nel corso delle Olimpiadi ci consentono di dire che la maggior parte delle ricerche avvengono da mobile e che da mobile la geolocalizzazione assume una rilevanza superiore rispetto a quelle da desktop, probabilmente perché dallo smartphone facciamo ricerche anche mentre siamo in movimento e siamo abituati a cercare informazioni che ci occorrono nell’immediato, nel posto in cui ci troviamo.

Sono cresciute anche le ricerche che riguardano attività collaterali allo sport, ad esempio il “cupping”, tecnica utilizzata dal nuotatore Michael Phelps e dal ginnasta Alex Naddour nel corso delle Olimpiadi.

Lo stesso discorso vale per il “kinesio tape”, uno speciale nastro utilizzato dagli atleti per sostenere muscoli e articolazioni.


Questi dati ci indicano che chi tratta prodotti sportivi o para-sportivi (medici, farmacie ecc…) può sfruttare momenti di grande interesse, come sono state le Olimpiadi, per programmare speciali attività di vendita, pensiamo ad esempio a una campagna Adwords mirata alla vendita.

Quanto detto finora serve a farci capire che eventi apparentemente lontani dal nostro mercato, di puro intrattenimento, possono essere enormi opportunità di marketing se previsti e quindi inseriti in un piano di marketing integrato su diverse piattaforme.

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